Gli obblighi antiriciclaggio nel commercio di opere d’arte

Gli obblighi antiriciclaggio nel commercio di opere d’arte

Il 10 novembre 2019 segna un punto di svolta nel panorama normativo italiano, con il recepimento della V Direttiva UE Antiriciclaggio attraverso il Decreto Legislativo 125/2019. Questa data segna l’inizio di una nuova era per chi opera nel “mercato dell’arte o di oggetti antichi”, inclusi i commercianti di opere d’arte, che diventano destinatari soggetti agli obblighi antiriciclaggio nel commercio di opere d’arte.

Contrastare il riciclaggio tramite le opere d’arte

La ragione di tale impegno normativo è chiara: prevenire e contrastare il riciclaggio di denaro derivante da attività illegali. Il settore dell’arte, infatti, con il suo alto valore intrinseco e la facilità di trasferire denaro attraverso transazioni di opere d’arte, rappresenta un terreno fertile per tali pratiche illecite.

Tuttavia, nonostante la chiarezza della normativa, molti operatori del settore sembrano ancora non essere pienamente consapevoli degli obblighi antiriciclaggio che li riguardano.

La peculiarità delle opere d’arte come bene suscettibile di riciclaggio di denaro rende ancora più urgente il bisogno di vigilanza e attuazione delle misure antiriciclaggio nel settore.

Obblighi antiriciclaggio nel settore delle opere d’arte

I soggetti operanti nel commercio di opere d’arte devono attenersi a una serie di obblighi antiriciclaggio ben definiti:

Verifica della clientela

È fondamentale condurre un’adeguata verifica della clientela, acquisendo informazioni dettagliate sul cliente e sull’operazione in questione. Questo include l’identificazione del cliente, la comprensione della natura e dello scopo dell’operazione e l’valutazione del rischio di riciclaggio connesso.

Valutazione del rischio

I soggetti del commercio di opere d’arte devono valutare attentamente il rischio che un cliente possa compiere attività di riciclaggio. Questo implica l’identificazione dei fattori di rischio specifici associati al cliente e all’operazione in questione.

Conservazione della documentazione

È necessario conservare accuratamente tutta la documentazione acquisita durante il processo di verifica della clientela e valutazione del rischio. Questo include documenti di identità, registrazioni di transazioni e qualsiasi altra informazione rilevante.

Formazione in materia antiriciclaggio

È essenziale fornire formazione adeguata al personale coinvolto nelle attività di commercio di opere d’arte. Questo assicura che tutti i dipendenti siano consapevoli delle normative e dei processi da seguire per prevenire il riciclaggio di denaro.

Adozione dei presidi necessari e segnalazione delle operazioni sospette

È importante adottare misure e procedure interne per individuare eventuali operazioni sospette e segnalarle alle autorità competenti. Questo contribuisce alla prevenzione e al contrasto del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo.

Caso di antiriciclaggio per un commerciante d’arte

Per comprendere meglio l’impatto di questa normativa, consideriamo un esempio pratico. Immaginiamo un commerciante d’arte, Paolo, che gestisce una galleria d’arte a Milano. Paolo è un appassionato di arte e ama collezionare opere d’arte di artisti emergenti. Tuttavia, nonostante la sua passione per l’arte, Paolo non è pienamente consapevole degli obblighi antiriciclaggio che lo riguardano.

Un giorno, un cliente si presenta nella sua galleria interessato all’acquisto di una scultura di un giovane artista locale. Paolo è entusiasta di mostrare al cliente la scultura e discutere della sua bellezza e significato artistico. Tuttavia, nonostante la sua conoscenza dei dettagli artistici, Paolo trascura di adempiere agli obblighi antiriciclaggio.

È facile trascurare obblighi antiriciclaggio

Paolo non richiede al cliente (che risulterà essere un noto criminale interessato unicamente a riciclare denaro di provenienza illecita) di fornire un documento di identità valido né di compilare un modulo con le informazioni personali e l’origine dei fondi utilizzati per l’acquisto. Ignora completamente il processo di verifica della clientela e di valutazione del rischio di riciclaggio associato alla transazione.

Paolo non conserva alcuna documentazione relativa alla transazione ma, soprattutto, nonostante avesse maturato il sospetto che il cliente avesse cattive intenzioni, non segnala l’operazione sospetta alle autorità competenti.

Le conseguenze di questa negligenza possono essere gravi per Paolo e la sua attività. In caso di controlli da parte delle autorità competenti, Paolo potrebbe essere soggetto a sanzioni pecuniarie, penali e reputazionali significative. L’omessa segnalazione di un’operazione sospetta può comportare una sanzione fino a 300.000 euro, mentre violazioni gravi o ripetute possono portare a sanzioni fino al doppio dell’ammontare del vantaggio economico conseguito, con un limite massimo di un milione di euro.

Questo esempio evidenzia l’importanza cruciale degli obblighi antiriciclaggio nel settore del commercio di opere d’arte e sottolinea le gravi conseguenze che possono derivare dalla mancata adesione a tali disposizioni legislative.

Come si seguono le norme antiriciclaggio nel mondo dell’arte

Innanzitutto, avrebbe soprattutto dovuto organizzare i presidi antiriciclaggio per la sua attività provvedendo, tra l’altro, (i) all’adozione della modulistica necessaria all’acquisizione delle informazioni sul cliente e sull’operazione e (ii) alla sua personale formazione e a quella dei suoi eventuali dipendenti.

Dopo di che, con riferimento alla transazione, Paolo avrebbe dovuto richiedere al cliente di fornire un documento di identità valido e compilare un modulo con le informazioni personali e l’origine dei fondi utilizzati per l’acquisto.

Avrebbe dovuto valutare attentamente le informazioni fornite dal cliente e determinare il rischio di riciclaggio associato alla transazione.

Dopo aver completato la verifica della clientela, Paolo avrebbe dovuto conservare accuratamente tutti i documenti e le informazioni acquisite durante il processo.

Se durante il processo di verifica della clientela Paolo avesse riscontrato comportamenti o transazioni sospette, avrebbe dovuto segnalare immediatamente l’attività alle autorità competenti per ulteriori indagini.

Seguendo questi passaggi, Paolo avrebbe adempiuto agli obblighi antiriciclaggio e avrebbe evitato il rischio di sanzioni pecuniarie, penali e reputazionali.

Conclusione

Questo articolo fornisce una panoramica generale sulle normative antiriciclaggio nel settore delle opere d’arte, con lo scopo di evidenziare l’importanza della conformità e i rischi associati alla non conformità alle disposizioni legislative. Per ulteriori approfondimenti o per ricevere supporto nella messa in conformità della tua attività, il consiglio è quello di rivolgersi ad un esperto del settore. Se necessiti di consulenza personalizzata e assistenza specializzata non esitare a contattarmi.


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